Gardner e la nuova teoria delle “Cinque Menti”

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L’uomo delle intelligenze multiple è tornato. Questa volta per suggerirci cinque minds, modi di pensare, approcci mentali, le abilità conoscitive specifiche che considera decisive per sopravvivere – ed eccellere – nel futuro. Si intitola proprio “Five minds for the future” il nuovo libro di Howard Gardner, il professore di Harvard che vent’anni fa smontò l’idea che esistesse un’unica maniera – il quoziente intellettivo – per misurare le capacità del cervello umano e ipotizzò in alternativa l’esistenza di almeno 9 tipi di intelligenza. Questa teoria gli ha fatto guadagnare un posto d’onore nella lista dei cento intellettuali più influenti del mondo.

Nel libro – che da settimane occupa pagine e pagine sulla stampa internazionale e che le più importanti riviste di settore raccomandano ai manager come una delle letture must del 2007 – Gardner sostiene che il 21simo secolo appartiene alle persone che sono in grado di pensare in un certo modo e che chi non è in grado di sviluppare queste capacità è destinato a soccombere – professionalmente e socialmente – in un mondo sovrabbondante di informazioni, dove per fare la scelta giusta occorre farsi guidare da capacità di sintesi o da intuito ben allenato.

Per “sopravvivere”, secondo la teoria di Gardner, occorre essere rigorosi e creativi allo stesso tempo: il primo dei cinque approcci mentali presi in esame dal professore americano è quello della mente disciplinata, la più classica se vogliamo, quella che accoglie i vari input che riceve nel tempo e poi li indirizza e mette in pratica in un campo particolare, che sarà quello dove eccelle. In pratica si tratta della padronanza di scuole importanti di pensiero, che includono la scienza, la matematica e la storia ed almeno un mestiere professionale. Segue la mente sintetica, essenziale nell’epoca di Internet e dei canali all news: chi ha questo tipo di abilità raccoglie le informazioni, le seleziona e le sintetizza in maniera originale per poi comunicarle ad altri. La mente creativa è invece quella che coltiva nuove idee e si pone domande insolite, arrivando a scoprire e chiarire i nuovi problemi, domande e fenomeni.

Seguono poi due approcci che Gardner definisce “non opzioni ma necessità” oggi: la mente rispettosa – il modo di pensare di chi accetta le differenze, si sforza di capire gli altri e di collaborare – e quella etica, quella che valuta i bisogni e i desideri della società globale, cercando di spingersi oltre gli interessi personali compiendo il proprio dovere di lavoratore e di cittadino. “Sono certo che ci sono altri approcci che è interessante studiare – spiega da Harvard lo studioso – ma questi sono quelli su cui mi pare occorra mettere più enfasi oggi”.

Il motivo, Gardner lo scrive nelle pagine del suo libro: “Il mondo del futuro – con i suoi motori di ricerca, robot e altre potenzialità informatiche – ci chiederà di avere capacità che finora sono state solo opzionali: per rispondere a queste richieste occorre che cominciamo a coltivare sin da ora queste capacità”. Messaggio rivolto in particolare a insegnanti e genitori.

Fonte: La Repubblica

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