Almeno è quello che auspicano i ricercatori di Massey presso l’Istituto di Informatica e Scienze matematiche di Auckland. Si chiama Eva, un sistema di tutoraggio che può adattare la sua risposta allo stato emotivo delle persone che ha davanti.
Il sistema “Easy con Eva” è pensato per modificare la lezione in base alla reazione del bambino di fronte alla tastiera ed è stato stimato come un affare da 25 miliardi di dollari nel mercato dell’e-learning.
Poichè l’insegnamento uno a uno è noto per essere il più efficace metodo di insegnamento, i ricercatori hanno voluto creare un insegnante virtuale che può leggere il linguaggio del corpo e del viso, come un vero insegnante, interagire con l’utente e in grado di ottenere l’attenzione degli studenti.
“Con l’aumento della domanda dell’insegnamento a distanza con l’ausilio di un tutor, un programma per computer in grado di individuare le emozioni umane può diventare uno strumento fondamentale per questo tipo di insegnamento” è stato detto dai ricercatori.
Collegato ad un bambino tramite computer, l’insegnante virtuale è in grado di dire se il bambino è frustrato, arrabbiato o confuso. Eva può porre domande, dare suggerimenti, discutere dei problemi e delle soluzioni e mostrare emozioni. Per sviluppare il software per questo sistema, la squadra di Massey ha osservato i bambini e le loro interazioni con gli insegnanti e catturato migliaia di immagini. Da queste immagini è stato sviluppato poi il programma che riconosce le espressioni del viso, il movimento del corpo, e (tramite il mouse) la frequenza cardiaca.
Sarà, ma alla nuova insegnante virtuale io preferisco sempre la buona vecchia cara maestra reale….
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