A quanto pare le proteste della Curia Ambrosiana hanno sortito un qualche effetto. La Repubblica nella cronaca di Milano, ha pubblicato in questi giorni un articolo che riguarda proprio il richiamo da parte del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale lombardo, Anna Maria Dominici, ai presidi della sua regione in qualche modo poco ottemperanti delle norme sulla non discriminazione dell’ora di religione a scuola.
Il problema, per altro presente in molte scuole italiane, specialmente alle superiori, è che l’ora di religione viene relegata alla prima e all’ultima ora, nonostante ci siano numerose sentenze della Corte di Cassazione che invitano le scuole a non discriminare ora di religione e ora alternativa. Ma c’è di più. In alcune scuole l’ora alternativa non verrebbe neanche proposta per cui chi non si avvale dell’ora di religione esce un’ora prima o entra un’ora dopo. E se è vero che le adesioni all’ora di religione nelle scuole superiori sono in calo, e ci dovremmo seriamente porre il problema di come mai sta succedendo, è anche vero che davanti alla prospettiva di uscire dalla scuola o di andare a pascolare nei corridoi è molto più appetibile questa soluzione piuttosto che non stare un’ora in più in classe (specie per quegli alunni che sono poco motivati allo studio). E’ auspicabile dunque che questo richiamo non venga disatteso ma anzi, venga esteso a tutte le altre regioni italiane.
Technorati Tags: ora di religione, religione a scuola