“Nuovi Media”: Celli e Antonelli intervengono sull’argomento

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chiesa-e-nuovi-mediaI “Nuovi Media” sono al centro delle notizie di questi giorni all’interno della Chiesa. Da un parte l’intervento, intervista di Mons. Celli sul tema scelto dal Papa, per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 2009, “Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia”. Dall’altra l’articolo sull’Osservatore Romano, riferito alle parole di Mons. Antonelli. La prima centra in pieno il senso e la novità delle nuove forme di comunicazione e cioè la “relazione”, la seconda è più un monito sull’uso della rete, specie dei mondi virtuali. La prima guarda al futuro, la seconda a mio avviso forse è più sbilanciata a contenere un fenomeno ormai inarrestabile. Riporto le parole di Mons. Celli che più mi hanno colpito, nell’intervista a Radio vaticana:

Anzitutto, il Papa dà una lettura positiva di ciò che sta avvenendo. Vale a dire che le nuove tecnologie sono sostanzialmente utili per instaurare, per aumentare le nostre relazioni sociali. Qui, però, c’è un fenomeno che emerge ugualmente con una certa chiarezza: da un lato questi mezzi portano ad allentare i tradizionali confini geografici e culturali, dall’altro c’è il fatto che questi mezzi fanno perdere ai soggetti il senso del territorio in cui abitano o del gruppo sociale in cui operano. Lei pensi, ad esempio, al cellulare: il cellulare è diventato veramente una condizione quasi imprescindibile del nostro vivere. C’è la frenesia di essere connesso. Allo stesso tempo, però, siamo più preoccupati della connessione che non dei contenuti che possiamo dare attraverso queste relazioni che si instaurano. Ecco, allora, che il Papa, senza parlare di rischi o di limiti, propone questa problema in tono positivo e ci dice che proprio in queste relazioni, offerteci ampiamente dai nuovi mezzi di comunicazione, bisogna promuovere una cultura di dialogo, di rispetto, di amicizia.

Parole che non escludono la problematicità dei nuovi mezzi di comunicazione, specialmente nel mondo giovanile, ma lasciano aperta la porta alla speranza. La Chiesa dunque, e il Papa stesso, cominciano a fare i conti più da vicino con questa realtà dei nuovi media; il prossimo marzo infatti tutti i responsabili dei mezzi di comunicazione appartenenti alle diverse conferenze episcopali, saranno chiamati a confrontarsi e ad imparare (anche dagli operatori del settore), in una settimana di studio sull’argomento.

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Commenti

  1. Silvio scrive:

    Non sai quanto mi piacerebbe poter partecipare a quella settimana di studio!
    Questo il link all’intervista in mp3:
    http://media01.vatiradio.va/podcast/00132072.MP3

  2. Luca scrive:

    Anche a me piacerebbe… Vediamo se riusciamo a farci invitare :)
    Ciao e grazie per l’intervista.

    Luca

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