Certo di questi tempi la proposta di Mons. Ravasi susciterà sicuramente le ire e le proteste di molti insegnanti e genitori, ma in realtà si tratta di qualcosa di cui si sta parlando da anni. In modo particolare l’Associazione Biblia che raccoglie persone di cultura laica, unite dal fatto di poter vedere un giorno, sui banchi di scuola, il libro che in parte ha dato origine alla nostra cultura occidentale.
Non me ne vogliano coloro che dicono che un simile insegnamento non sarebbe rispettoso delle altre religioni, a ben vedere allora anche la Divina Commedia, offenderebbe coloro che non credono a Paradiso, Inferno e Purgatorio e magari credono invece alla reincarnazione o semplicemente al niente. La Bibbia nella proposta di Ravasi non dovrebbe sostituire l’ora di Religione, ma dovrebbe semmai affiancarla e dovrebbe essere obbligatoria per tutti quanti, un modo per “far conoscere il grande codice della nostra cultura e riuscire a capire la nostra identità”; uno strumento per arricchire le conoscenze e il vocabolario delle giovani generazioni a rischio impoverimento linguistico-culturale.
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Evviva!!!!!
Speriamo davvero!
Indipendentemente dal credo e confessione religiosa, imparare a conoscere di più la Bibbia arricchirebbe studenti e professori sia a livello culturale che…a livello spirituale.
Grande Ravasi…avanti senza paura!
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Anche a me piace l’idea ma sarà molto difficile che venga messa in pratica… La speranza però si sa, è l’ultima a morire…
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Vi dirò, sì son favorevole, potrebbe essere una cosa che accrescerebbe la persona ma…obbligare è una parola che non mi piace tanto ;-)
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Beh sai Silvio se fai qualcosa di facoltativo i ragazzi sicuramente scelgono il fare niente, quindi dire “obbligatorio” è come dare pari dignità alla Bibbia come alla Divina Commedia, anche se ovviamente sono due cose ben diverse. Pensa se mettessimo facoltativa l’ora di divina commedia… Che vuoi son ragazzi :)
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