In questi giorni di Natale ho trovato qua e là alcuni articoli che riguardano l’ora di Religione, si tratta di lettere, citazioni e denunce che vi volevo segnalare. Il primo articolo riguarda la Curia fiorentina e il calo degli avvalentesi all’ora di religione. Il secondo articolo è la denuncia, che vi pregherei di leggere con attenzione, di una collega di Bergamo oggetto di vere e proprie vessazioni, o come si dice oggi mobbing, da parte dei colleghi atei della sua scuola.
Il terzo articolo è la segnalazione della brochure della diocesi di Padova per pubblicizzare l’ora di religione nelle scuole di ogni ordine e grado. Il quarto articolo è in realtà la lettera di un collega di Bassano del Grappa al quotidiano “Il Messaggero”. Insomma le scuole sono chiuse ma le polemiche e le notizie sull’ora di religione a quanto pare no… Qui sotto vi riporto la campagna informativa del Servizio Nazionale Irc della Cei per la scelta dell’ora di religione.
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Luca,tutto condivisibile (parola alla moda); il punto è che manca una seria riforma IRC a tutti i livelli. Una riforma in grado veramente di valorizzare competenze e professionalità. Perchè se è vero il mobbing da parte dei colleghi di altre materie è vera anche la solidarietà e il sostegno di altri colleghi in altri istituti. Mi sforzo di credere che il quadro generale sia positivo.Nel mio caso rilevo poca elasticità nelle normative nostre. Ad esempio siccorme sono un IdR residente nella Diocesi di Pompei (che fa un solo comune); non ho potuto accedere all’esame di idoneità per la Diocesi di Nola (la mia casa dista cento metri dal confine con la Diocesi di Nola!);Diocesi vasta che mi ha permesso la bella supplenza a Torre Annunziata; ma oggi uno come me che ha appena fatto a sue spese una mostra personale dedicata a BENEDETTO XVI non lavora! C’è evidentemente qualcosa che non funziona…
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Sono pienamente d’accordo, ma rivedere la normativa in un clima crescente di ostilità spesso non è facile. Comunque è vero che il quadro sostanzialmente è positivo e che in genere siamo ben voluti all’interno della scuola, poi ovvio ci sono le eccezioni… Nel tuo caso specifico mi sembra veramente assurdo che non ti abbiamo concesso la doppia idoneità, anche perchè non c’è stata anche lì una uniformità di intenti ma ogni diocesi ha fatto a modo suo…
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