La 56a Giornata mondiale dei malati di lebbra ha per titolo quest’anno “Salviamo la bellezza dell’uomo dalla lebbra”. La Lebbra, malattia dimenticata, in realtà continua a crescere nei paesi in via di sviluppo ad un ritmo di 250.000 persone all’anno. Non dimentichiamoci che i poveri lebbrosi erano già presenti al tempo di Gesù e verso di loro egli ha usato amore e misericordia. A distanza di 2000 anni nulla è cambiato, le lebbra è e rimane un problema che affligge gli ultimi, i paesi in via di sviluppo. Oltretutto è una malattia che toglie dignità alla persona deturpandola irrimediabilmente e rendendola reietta dalla società civile.
Chi vi scrive ha incontrato personalmente i malati di lebbra del Brasile, o quello che era rimasto di loro, un tempo relegati in colonie circondate da mura e per fortuna adesso riammessi nella società. Pur tuttavia la lebbra rimane una vergogna e spesso di tende a negarla e a nasconderla invece di curarla. Sono pochi gli investimenti nella ricerca, perchè è una malattia che non tocca i paesi ricchi, tuttavia grazie all’impegno di pochi, di lebbra si torna a parlare almeno una volta all’anno. Oggi 25 gennaio 2009 si celebra la 56a giornata di sensibilizzazione voluta dagli Amici di Raoul Follerau. Numerose le manifestazioni per raccogliere fondi a favore della ricerca. Per ulteriori informazioni si può guardare il sito ufficiale dell’AIFO.
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