Le autorità della parte settentrionale di Cipro, hanno ritrovato una antica versione della Bibbia scritta in siriaco, un dialetto della lingua di Gesù, l’aramaico, una volta molto diffuso nel Medio Oriente e in Asia Centrale. È utilizzato ovunque ci sono i cristiani siriani e ancora sopravvive nella Chiesa siro-ortodossa in India e in quella maronita a Cipro. Il manoscritto è stato trovato in un raid della polizia sui presunti trafficanti di antichità. La polizia turco-cipriota ha affermato che il manoscritto potrebbe risalire a circa 2000 anni fa.
Il manoscritto riporta brani della Bibbia scritta in lettere d’oro su pergamena, come dimostrano le foto fornite da Reuters. Una pagina contiene un disegno di un albero, e altre otto linee di scritte in siriaco. Gli esperti sono però divisi sulla provenienza del manoscritto, e se si tratti di un originale, il che lo renderebbe assai prezioso, oppure di un falso. Da una parte l’uso di caratteri in oro potrebbe datare il reperto a 2000 anni fa, dall’altra l’uso delle vocali con i punti lo farebbe risalire al 15° secolo. Wolfson College JF Coakley dell’Università di Cambridge sulla base di alcune immagini ha rilevato la presenza, ancora da confermare di siriaco moderno, lingua parlata a partire dal 19° secolo. Più probabile la provenienza del manoscritto dalla zona del Tur-Abdin in Turchia, dove vivono ancora comunità di lingua siriaca.
Via: Reuters
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