Come vi avevo segnalato qualche mese fa, in questi giorni circa 75 Vescovi e numerosi sacerdoti provenienti da tutto il mondo, stanno discutendo sulle nuove prospettive per la comunicazione ecclesiale in un’epoca di grandi cambiamenti nelle tecnologie e nella cultura delle comunicazioni. Si parla di tutto ciò che riguarda il web 2.0, i social network, l’evoluzione di internet come fenomeno sociale che sta sempre di più investendo la vita di milioni di persone e di credenti. In cattedra studiosi ed esperti dell’Universita Cattolica, delle Pontificie Università Salesiane e della Santa Croce.
Fino a domani 13 marzo, giorno di chiusura dell’incontro, verranno presi in analisi i documenti vaticani che parlano di comunicazione dalla Inter Mirifica del Vaticano II, alla Aetatis novae del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, del 1992. Non ultima la pista di lavoro data da Benedetto XVI con il messaggio per la “Giornata delle Comunicazioni Sociali 2009”, sul tema “Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia”. Si sente il bisogno di tornare a incontrarsi su questi temi, perchè i tempi sono cambiati e le nuove tecnologie interrogano la Chiesa e non è escluso a breve un nuovo documento sull’argomento. Tante le suggestioni arrivate ai presuli, dal canale su youtube del vaticano ai cardinali presenti in rete e su facebook. Qualcuno ha affermato che i Vescovi hanno il compito di imparare dai giovani, una cosa a cui non sono abituati. Che siano anche questi i semi di verità nel mondo di cui parlava la Nostra Aetate?