Più che un vero e proprio motore di ricerca Koogle sembra essere più un portale “kosher” di facile accesso alla rete, nato dalla collaborazione dei creatori del sito con diverse aziende israeliane che rispettano in qualche modo l’etica e la morale della Torah. Per cui siti puliti da immagini o ricerche che possano urtare la sensibilità religiosa dei visitatori, niente inserimento di dati e shopping nel giorno di sabato.
Insomma sembra che le proteste e le prese di posizione dei rabbini ultraortodossi contro le nuove tecnologie abbiano fatto breccia, almeno in una parte dei webmaster. Chissà però cosa ne pensano i giovani israeliani di questa nuova iniziativa….
Via: ChurchCrunch
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