Internet o Tv?

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Tra i nuovi e vecchi media più frequentati dai giovani di oggi, oltre al telefono cellulare, ci sono sicuramente Internet e la Tv, che negli ultimi anni hanno cambiato il loro volto, non senza conseguenze sulle abitudini e sui comportamenti, specialmente degli adolescenti. Mentre in passato collegarsi ad internet significava compiere ricerche, reperire materiali, inviare email, oggi l’utilizzo della rete da parte dei giovani, è finalizzato soprattutto all’uso delle chat, dei Social Network e di Youtube. Nel mese di Dicembre si è svolto a Pisa il Convegno annuale della SIP (Società Italiana di Pediatria), dal titolo «La Società degli adolescenti»; in quella occasione sono stati divulgati i dati di un sondaggio svolto su 1300 studenti delle scuole medie inferiori, di età compresa tra i 12 e i 14 anni, proprio sulle loro abitudini e stili di vita.

Che cosa è emerso? Quello che già un po’ si sapeva, che aumenta l’uso di internet tra i giovanissimi, specie per quanto riguarda Facebook, fenomeno dell’anno, con oltre il 50 % di adolescenti iscritti, e con un 17 % già intenzionato a farlo. Aumenta però, in controtendenza con gli anni precedenti, anche l’uso della Televisione: il 23 % degli intervistati dichiara di guardare la Tv più di 3 ore al giorno, alle quali vanno aggiunte, nella maggior parte dei casi, altre 3 ore davanti al computer, per un totale di 5-6 ore davanti ad un monitor.

C’è da dire inoltre che anche la TV ha cambiato il suo volto negli ultimi anni, e ai programmi per ragazzi di tipo ricreativo-documentaristico si sono sostituiti pseudoprogrammi del tutto discutibili come alcuni Reality Show. Basta osservare i ragazzi nei momenti ricreativi per notare come certe dinamiche di rivalità e di competizione negativa siano entrate nel loro modo di rapportarsi ai coetanei e agli “amici”. E non è un caso. La televisione dunque, ed emerge sempre dal rapporto SIP dell’anno scorso, peggiora, dal punto di vista qualitativo, le abitudini e i comportamenti degli adolescenti, fino al punto di poter dire che i ragazzi che guardano molta televisione (più di 3 ore al giorno), hanno una propensione significativamente superiore alla media ad assumere fumo, alcol e droga e ad essere indifferenti alle immagini di violenza viste in Tv (51%). Ci sarebbe già abbastanza materiale per spegnere la televisione fino a data da destinarsi, anche se sappiamo bene che in ogni strumento si possono nascondere pericoli e insidie, stà dunque al mondo degli adulti guidare i giovani nel discernimento di ciò che è bello, buono e di ciò che invece non lo è. Rimangono sempre vere a questo proposito le parole di Papa Benedetto XVI pronunciate l’8 Dicembre nel bellissimo discorso di Piazza di Spagna:

Quanto abbiamo bisogno di questa bella notizia! Ogni giorno, infatti, attraverso i giornali, la televisione, la radio, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono.

Credo che ogni educatore, ma anche ogni operatore del mondo delle telecomunicazioni, dovrebbe lasciarsi provocare da queste parole, per far si che ai ragazzi vengano offerte opportunità di crescita attraverso situazioni e prodotti di quella buona qualità che sembra ormai venuta meno.

Fonte: iEducAzione



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