Un passo avanti nella digitalizzazione della scuola e della didattica in Italia. Il ministro Profumo ha firmato infatti oggi un accordo con 13 regioni (Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Umbria), accordo che prevede uno stanziamento di 40 milioni di euro per dare la possibilità a studenti e insegnanti di “poter imparare e insegnare con l’innovazione digitale”. Qui sotto i punti salienti dell’accordo.
Lim in classe
È lo start point del Piano che prevede l’introduzione delle lavagne digitali nelle classi e l’introduzione di linguaggi, contenuti digitali per potenziare la lezione.Cl@assi 2.0
Sono classi dove oltre alla presenza della lavagna ogni studente e insegnante ha un proprio portatile/tablet attraverso il quale dialoga con la lavagna digitale, accede alla rete, utilizza libri e contenuti digitali.Centri scolastici digitali
Con questa azione non si punta a sostituire gli insegnanti con pc, spiegano dal Miur, ma grazie al ricorso delle tecnologie permette oggi a scuole che diversamente non esisterebbero dato l’esiguo numero di studenti iscritti, di esistere. Scuole quindi che vengono collegate alla rete anche tramite postazioni satellitari.Scuole 2.0
Queste scuole attraverso le nuove tecnologie stanno trasformando i loro ambienti: orari scolastici, ma anche libri e contenuti digitali. Notevole l’esempio della rete “Book in progress” che realizza nuovi contenuti digitali prodotti direttamente dalle scuole e dagli insegnanti.
Fonte: Il Sole 24 ore