“La Bibbia dei Bambini”: applicazione gratuita per iPhone

bibbiaperbambiniIl primo fumetto sulla Bibbia in italiano per iPhone è disponibile su Apple Store a questo indirizzo. L’applicazione è gratuita almeno nella versione base che comprende la storia della Natività. Si tratta di un fumetto a colori che può essere sfogliato semplicemente con il tocco delle dita nella parte destra dello schermo. Simpatico e adatto soprattutto ai bambini piccoli. Gli altri episodi possono essere acquistati sempre tramite l’applicazione. Al momento in italiano è disponibile solo un altro titolo “La Terra di Nazareth” ma sono già stati calendarizzati altri 5 episodi.

“La Bibbia per Bambini” è pensata anche in funzione “sociale”, con la possibilità cioè di accedere all’account di Twitter e Facebook e inviare le proprie esperienze e i propri feedback. Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito ufficiale degli sviluppatori.

Via: iPhone Italia

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Dove sono i giovani oggi? Su Facebook…

giovani facebookUna ricerca dell’Osservatorio Facebook, aggiornata al 31 dicembre 2009 dimostra che quasi l’80 % dei giovani italiani è iscritto a Facebook. Una cifra impressionante se pensiamo che raramente le mode giovanili riescono ad avere queste adesioni. Ma basta fare anche una ricerca nelle nostre classi per avere la conferma di quanto emerge dallo studio e dalle statistiche. Oggi i giovani si incontrano su Facebook ed è un dato che ci interroga come educatori nel mondo della scuola. Come potete vedere dal grafico interattivo qui sotto, la percentuale dei giovani collegati a Facebook, nella fascia di età tra gli 0 e i 18 anni, ha subito un’impennata negli ultimi mesi, passando dal 18% del dicembre 2008, al 74 % del dicembre 2009. Non mi meraviglierei se fra poco tempo tutti i nostri giovani avessero un profilo su Facebook.

Almeno per adesso i genitori più attenti e responsabili accompagnano i figli in questa presenza digitale, specialmente i più piccoli. Ci sono però anche genitori che lasciano i loro figli davanti al computer senza controllo, per mancanza di tempo e per ignoranza del mezzo. Un mio alunno mi diceva giorni fa, “mia madre non lo sa nemmeno accendere, quindi sono libero di fare quello che voglio”. Generazione digitale ma anche generazione sola, nel vivere virtuale quotidiano. E gli insegnanti dove sono? Lontani, solo il 24% dei docenti si connette ad internet tutti i giorni e a scuola non si usano questi mezzi per educare perchè non se ne riconosce il valore.

Un tempo poi i ragazzi stavano per strada e c’erano i vari “don Bosco” a prendersi cura di loro, ma adesso che stanno su Facebook, chi si prende cura di loro? Chi insegna loro come fare un uso attento e consapevole di questo strumento che traccia tutto e vede tutto? Personalmente sono favorevole al fatto che i ragazzi passino più tempo su Facebook piuttosto che davanti alla Tv, se l’alternativa è quella, almeno lì si spera che circoli una buona informazione e una ricreazione meno “DeFilippizzata”. Ma non vanno lasciati soli, a scuola bisogna parlare di Facebook, non facendo del vecchio moralismo ma aiutando i ragazzi a cogliere i pregi e difetti di questa forma di relazione.

L’ideale, con i ragazzi più grandi è quello di relazionarsi con loro proprio da “dentro al mezzo”, aprendo anche noi un profilo, incoraggiando ciò che di positivo viene condiviso e al contrario scoraggiando certi comportamenti offensivi o pericolosi. Anche con i più piccoli è possibile però una qualche forma di dialogo. Accettiamo pure la loro amicizia, che le loro esternazioni entrino pure nella nostra bacheca, ci aiuterà a conoscerli meglio e ad avere con loro al mattino, un dialogo più costruttivo.

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“Welcome”: un film per stare dalla parte degli immigrati

welcome filmSabato sera sono andato al cinema a vedere “Welcome”, un film-scandalo francese che mi è veramente piaciuto e che consiglio di vedere e far vedere anche a scuola. E’ adatto sia per la scuola superiore che per le medie. E’ una storia, bella e commovente, di un ragazzo iracheno, Bilal, che deve arrivare in Inghilterra per ricongiungersi alla sua fidanzata.

Una storia di amicizia, quelle che ogni tanto abbiamo bisogno di vedere, tra lui ed un istruttore di nuoto che dovrà prepararlo a nuotare oltre la manica. E’ proprio questa amicizia che porta l’istruttore, e anche lo spettatore, ad entrare nel mondo degli immigrati e di tutti i problemi che gravitano intorno alla loro presenza in un territorio straniero, e per certi versi ostile. Il film tocca anche altre tematiche, da quella dei matrimoni combinati, a quella del volontariato, ai confronti, voluti o no, con ciò che è accaduto in Francia durante l’occupazione tedesca. Il film ha fatto molto discutere Oltralpe, specialmente dopo le ultime leggi restrittive volute dal governo Sarkozy.

Qui sotto potete vedere il trailer.



Un avatar del dio Vishnu in un cartone animato

Visto che in questi giorni non si fa altro che parlare del nuovo film in 3D di James Cameron, “Avatar”, vi propongo questo simpatico cartone animato in lingua inglese, sulla storia di Prahlada e di Sri Narasimha, quarta incarnazione, o avatar appunto, del dio Vishnu. Una tipica storia che appartiene alla mitologia Hindu e ai suoi infiniti personaggi umani e divini. Viaggiando per le sterminate regioni dell’India si percepisce la molteplicità delle varie credenze, nel senso che ogni città, ogni villaggio, ogni tempio, ha il suo dio, con la fede, e a volte anche le superstizioni, che lo accompagnano. Proprio perchè l’Induismo non ha un un vero e proprio centro teologico e dogmatico, se non gli antichi testi, si sono sviluppate nel corso dei secoli un’infinità di “dottrine” legate magari ad un Guru, a un maestro, che hanno dato vita a quello che è il vasto mondo culturale-religioso dell’India di oggi.

Via: Hindu Blog

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Fonte: DownloadBlog

I Link di Religione 2.0 – 10.01.2010

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