Materiali e idee per il Natale 2009 – Parte 4

immagini nataleQuarta parte relativa ai materiali utilizzabili a scuola per il Natale. Tutte le altre segnalazioni sul Natale che ho fatto in passato, le potete trovare in questi post.

1) Simpatici giochini natalizi
2) Attività, giochi, canzoni natalizie
3) Icone e immagine di Natale
4) Le 10 applicazioni per il Natale su iPhone e iPod touch
5) Immagini e gif animate dedicate al Natale
6) The Christmas Story: giochi, immagini da dolorare
7) 15 canzoncine di Natale per la scuola
8) Attività e risorse (in lingua inglese)

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Risorse per la festa di Hanukkah

hanukkahIl 5 dicembre scorso è iniziata la festa di Hanukkah o festa delle luci, che si concluderà quest’anno il giorno 12 dicembre. E’ la festa che arriva più o meno in coincidenza del Natale e rappresenta la vittoria della luce sull’oscurità. E’ un momento importante e forse alternativo, per le comunità ebraiche che vivono in occidente e che non festeggiano il Natale cristiano. Se qualcuno ha necessità di lavorare sulla festa di Hanukkah, può consultare queste risorse in lingua inglese ma facilmente accessibili.

Holiday Spot: canzoni, lavoretti, giochi, sfondi, decorazioni e quiz.

Teachers First: attività suddivise per fasce di età.

Modello di carta di un Dreidel: costruire un Dreidel con la carta.

BillyBear4Kids: puzzle, lavoretti, clipart, ornamenti e decorazioni, labirinti.

Holidays.net: lavoretti, gioco del Dreidel, immagini da colorare.

Sulla festa di Hanukkah potete guardare anche questo post passato.

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“Diversamente uguali”, una campagna di solidarietà per il Natale

LogoL’idea mi è subito piaciuta, quando Daniele mi ha contattato per segnalarmela. Si tratta di un video realizzato per promuovere Giftee, fusione di due parole GIFT (regalo) e TEE (a te, bersaglio), un progetto di commercio etico e solidale che si prefigge di fare, e soprattutto di “far fare”, beneficenza in maniera tangibile, trasparente, reale. Come funziona? In modo molto semplice, si acquista un prodotto e Giftee ne dona uno uguale a chi ne ha davvero bisogno. Intanto sono disponibili delle simpatiche T-shirt, acquistabili online o in negozi selezionati, ma in futuro verranno venduti, e per contro regalati e inviati nel sud del mondo, altri prodotti economici ma indispensabili a chi non ha niente.

Al progetto hanno già aderito Onlus come Ai.Bi. (www.aibi.it), Ong Gandhi (www.asefasc.org), C.a.p.s.e./Aspe (www.aspeonlus.org), Aldeas Agape, Associazione Famiglia Cabriniana (www.casanatalecabrini.com). Un’iniziativa da incoraggiare e promuovere nelle nostre scuole, adesso che è Natale e i bambini sono particolarmente sensibili, ma anche durante il corso dell’anno, per educare alla mondialità e ad un aiuto concreto, mi verrebbe da dire “Possibile”, con la “P” maiuscola, per tutti.

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Il discorso di Benedetto XVI per la festa dell’Immacolata

piazzadispagnaPenso che il discorso del Papa fatto ieri per la festa dell’Immacolata in piazza di Spagna, tocchi le vette della teologia e al tempo stesso arrivi diritto dentro al cuore delle persone. Profondamente vero per le nostre città, per la società di oggi e specialmente per la sua lettura del mondo dei mass media (dai quali, forse non a caso, ha escluso internet). Ve lo ripropongo qui sotto.

Cari fratelli e sorelle!

Nel cuore delle città cristiane, Maria costituisce una presenza dolce e rassicurante. Con il suo stile discreto dona a tutti pace e speranza nei momenti lieti e tristi dell’esistenza. Nelle chiese, nelle cappelle, sulle pareti dei palazzi: un dipinto, un mosaico, una statua ricorda la presenza della Madre che veglia costantemente sui suoi figli. Anche qui, in Piazza di Spagna, Maria è posta in alto, quasi a vegliare su Roma.

Cosa dice Maria alla città? Cosa ricorda a tutti con la sua presenza? Ricorda che “dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia” (Rm 5,20) – come scrive l’apostolo Paolo. Ella è la Madre Immacolata che ripete anche agli uomini del nostro tempo: non abbiate paura, Gesù ha vinto il male; l’ha vinto alla radice, liberandoci dal suo dominio.

Quanto abbiamo bisogno di questa bella notizia! Ogni giorno, infatti, attraverso i giornali, la televisione, la radio, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono. Per questo la città ha bisogno di Maria, che con la sua presenza ci parla di Dio, ci ricorda la vittoria della Grazia sul peccato, e ci induce a sperare anche nelle situazioni umanamente più difficili.

Nella città vivono – o sopravvivono – persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi, e vengono sfruttate fino all’ultimo, finché la notizia e l’immagine attirano l’attenzione. E’ un meccanismo perverso, al quale purtroppo si stenta a resistere. La città prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà, o con una falsa pietà. C’è invece in ogni uomo il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra, perché ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto.

La città, cari fratelli e sorelle, siamo tutti noi! Ciascuno contribuisce alla sua vita e al suo clima morale, in bene o in male. Nel cuore di ognuno di noi passa il confine tra il bene e il male e nessuno di noi deve sentirsi in diritto di giudicare gli altri, ma piuttosto ciascuno deve sentire il dovere di migliorare se stesso! I mass media tendono a farci sentire sempre “spettatori”, come se il male riguardasse solamente gli altri, e certe cose a noi non potessero mai accadere. Invece siamo tutti “attori” e, nel male come nel bene, il nostro comportamento ha un influsso sugli altri.

Spesso ci lamentiamo dell’inquinamento dell’aria, che in certi luoghi della città è irrespirabile. E’ vero: ci vuole l’impegno di tutti per rendere più pulita la città. E tuttavia c’è un altro inquinamento, meno percepibile ai sensi, ma altrettanto pericoloso. E’ l’inquinamento dello spirito; è quello che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia… La città è fatta di volti, ma purtroppo le dinamiche collettive possono farci smarrire la percezione della loro profondità. Vediamo tutto in superficie. Le persone diventano dei corpi, e questi corpi perdono l’anima, diventano cose, oggetti senza volto, scambiabili e consumabili.

Maria Immacolata ci aiuta a riscoprire e difendere la profondità delle persone, perché in lei vi è perfetta trasparenza dell’anima nel corpo. E’ la purezza in persona, nel senso che spirito, anima e corpo sono in lei pienamente coerenti tra di loro e con la volontà di Dio. La Madonna ci insegna ad aprirci all’azione di Dio, per guardare gli altri come li guarda Lui: a partire dal cuore. E a guardarli con misericordia, con amore, con tenerezza infinita, specialmente quelli più soli, disprezzati, sfruttati. “Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia”.

Voglio rendere omaggio pubblicamente a tutti coloro che in silenzio, non a parole ma con i fatti, si sforzano di praticare questa legge evangelica dell’amore, che manda avanti il mondo. Sono tanti, anche qui a Roma, e raramente fanno notizia. Uomini e donne di ogni età, che hanno capito che non serve condannare, lamentarsi, recriminare, ma vale di più rispondere al male con il bene. Questo cambia le cose; o meglio, cambia le persone e, di conseguenza, migliora la società.

Cari amici Romani, e voi tutti che vivete in questa città! Mentre siamo affaccendati nelle attività quotidiane, prestiamo orecchio alla voce di Maria. Ascoltiamo il suo appello silenzioso ma pressante. Ella dice ad ognuno di noi: dove ha abbondato il peccato, possa sovrabbondare la grazia, a partire proprio dal tuo cuore e dalla tua vita! E la città sarà più bella, più cristiana, più umana.

Grazie, Madre Santa, di questo tuo messaggio di speranza. Grazie della tua silenziosa ma eloquente presenza nel cuore della nostra città. Vergine Immacolata, Salus Populi Romani, prega per noi!

Via: Zenit

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Video – Il dogma dell’Immacolata Concezione

Un applicazione iPhone per tradurre i geroglifici

geroglifici“Se volete andare in Egitto e volete visitare un museo, magari avrete bisogno di questa applicazione per tradurre alcune iscrizioni dal geroglifico”. Così recita la descrizione degli sviluppatori con la quale presentano su iTunes questa applicazione per iPhone. Il dizionario è composto da oltre 10000 parole e la traduzione si può avere in lingua inglese o francese, purtroppo non in italiano.

Si può vedere un video di presentazione andando sul sito degli sviluppatori. L’applicazione in questione costa 4,99 €. Ci sono altre applicazioni per iPhone dedicate ai geroglifici, come questa, che fa solo la traslitterazione dai caratteri egizi a quelli latini. Se poi non avete l’iPhone e volete comunque traslitterare i geroglifici potete utilizzare questo traduttore oppure questa applicazione specifica per i nomi.

Via: Heritage Key

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