Come sapete, ormai si parla di Cl@ssi 2.0 tra mille polemiche e perplessità per il fatto che non ci sono soldi per pagare le bollette nelle scuole, e si investono milioni di € in 156 classi supertecnologiche. Non entro nel merito della discussione che in parte mi potrebbe trovare d’accordo, ma che sostanzialmente mi sembra un modo per chiudere gli occhi davanti ad una realtà, come quella dei nostri giovani, che sta cambiando velocemente e che richiede di sperimentare ambienti di apprendimento nuovi anche a partire dalle nuove tecnologie. Per lavorare in una classe 2.0 servono dunque strumenti innovativi, collaborativi, socializzanti. In questi giorni ho letto di due applicazioni interessanti, una per tenere un quaderno degli appunti online, Penzu, uno per creare quiz, giochi e attività didattiche interattive, Kubbu. Ma vediamoli nei dettagli:
Penzu: permette di prendere appunti su un foglio a righe e di salvare quanto scritto. All’interno del foglio a righe possono essere importate foto dal proprio computer o da Flickr. Tutto quello che viene scritto può essere condiviso con altri, e immaginiamo come potrebbe essere utile per gli alunni che sono costretti a stare a casa a causa di una malattia. Il servizio richiede una registrazione ed è gratuito nella versione base.
Kubbu: è una applicazione che può servire all’insegnante sia a costruire attività didattiche, sia a verificare gli apprendimenti tramite quiz, o semplici giochi. Ci sono infatti cruciverba, domino, giochi come il Milionario con una domanda e 4 risposte. L’insegnante può creare il suo gruppo classe, somministrargli test e documenti da studiare. Esiste anche una community di docenti che scambiano i loro lavori con gli altri. L’applicazione è gratuita e richiede la registrazione.
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