L’annuncio è stato dato ieri a Roma e pubblicato su Wired e altre agenzie di stampa nazionali e internazionali, nella tarda serata di ieri. Si tratta dell’iniziativa congiunta di Cei e Vaticano “Pope2You”, un sito per l’accesso ai vari servizi ecclesiali nel campo dei Social Network. Il lancio era stato previsto per il 24 maggio, in occasione della 43a Giornata delle Comunicazioni Sociali che quest’anno vi ricordo ha per titolo “Nuove tecnologie, nuove relazioni”. Il nuovo portale è redatto in cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, tedesco e francese) e “costituisce” afferma don Paolo Padrini, coordinatore dell’iniziativa, “il passo definitivo della Chiesa cattolica nel mondo dei social network”. Alla presentazione dell’iniziativa a Roma, Mons. Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha spiegato che Pope2You è “il primo tentativo valido di un sito che cerca di avere un dialogo propositivo con i giovani sulla linea di quanto indicato dal Papa nel messaggio per la Giornata Mondiale”, ossia “promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia”. Con questo progetto, ha aggiunto mons. Celli, “intendiamo promuovere un’esperienza di condivisione delle parole e delle immagini del Papa” con l’augurio di “passare dalla condivisione alla relazione”.
I grandi canali che verranno utilizzati da Pope2You saranno Facebook, con la possibilità di scambiare tra gli utenti cartoline virtuali con i messaggi del Papa, una applicazione per iPhone creata da h2oNews con video disponibili sul canale vaticano di YouTube, e un wiki-messaggio: si tratta di un collegamento ad una pagina web, realizzata dall’Ufficio CEI per le comunicazioni sociali e che consente di leggere il messaggio del Papa per la Giornata Mondiale attraverso approfondimenti e link ai messaggi degli anni precedenti. Il tutto in stile “Wikipedia” Queste tre applicazioni, conclude don Padrini, “aprono alla Chiesa il mondo dei social network: un continente da abitare, nel quale la Chiesa potrà incontrare nuove persone e rinvigorire amicizie, dialogo e solidarietà. In particolare, i giovani, come afferma il Papa, potranno essere stimolati a diventare araldi della fede in questo sesto continente”.
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