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Via: Naomi Paradise
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Ieri è stata rilasciata la versione 5.0 del famoso programma Google Earth. Con questa versione sono state aggiunte delle interessanti novità, la mappatura degli oceani, la timeline delle immagini satellitari e la registrazione audio video. Quest’ultima funzionalità mi sembra la più interessante per quanto ci riguarda. In pratica adesso è possibile preparare delle lezioni semplicemente registrando tutto quello che andiamo a visitare, aggiungendoci anche un commento audio di spiegazione.
Basta scaricare la nuova versione gratuita e cliccare nella barra in altro sul pulsante con la telecamera, come indicato nel filmato qui sotto. Una volta terminata la registrazione la possiamo condividere o salvare e portare a scuola per farci lavorare i nostri alunni. Per le opzioni di condivisione basta cliccare con il tasto destro sul nome che abbiamo assegnato alla nostra regstrazione una volta che appare nella colonna di sinistra del programma.
Intanto potete scaricare il file che ho realizzato io su una visita a San Pietro.
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Con il prossimo anno scolastico e il cosidetto “maestro unico” ci saranno alcuni cambiamenti nella scuola italiana. Tra questi qualcosa riguarderà anche l’ora di religione. Mi giunge voce dai colleghi della primaria, che molte insegnanti, che fino ad ora avevano scelto di non insegnare religione nella loro classe lasciandolo fare agli irc specialisti, improvvisamente hanno avuto una folgorazione sulla via di Damasco. Dal prossimo anno infatti, chiamate forse da una “volontà superiore” a compiere la loro missione divina, insegneranno quasi sicuramente la religione nella loro classe arrivando così, guardà un po’, a completare l’orario cattedra e togliendo però il lavoro ai docenti preparati appositamente a questo scopo. Forse si può dire qualcosa in proposito.
1) Innanzitutto, per quanto ne sò dai miei alunni e per aver insegnato qualche anno nella scuola primaria, la maggior parte delle maestre di classe non svolge l’ora di religione ma usa quelle due ore di lezione per svolgere il proprio programma. Risultato? I bambini arrivano alla scuola secondaria di 1° completamente a digiuno per quanto riguarda i contenuti della religione.
2) Si entra in graduatoria per l’insegnamento della religione solo dopo aver fatto un corso e aver preso un semplice attestato, mentre gli irc specialisti devono frequentare un istituto di Scienze Religiose con tanto di diploma a livello universitario.
3) Con tanti anni di insegnamento alle spalle è ovvio che tali docenti andranno avanti a tutti gli irc specialisti arrivati da poco ma non per questo meno preparati e motivati all’insegnamento.
4) Non si può assecondare una scelta di comodo, perchè di questo si tratta, a scapito della dignità di una disciplina, che rischia di essere ulteriormente messa da parte proprio per queste figure poco qualificate.
A questo punto chi può fare qualcosa lo faccia. I sindacati in primis, che non possono permettere il licenziamento di insegnanti già collaudati nella scuola, le curie, facendo un controllo di chi e perchè vuole insegnare religione nella propria classe. Basterebbe chiedere alle maestre di classe di portare a fine anno il quaderno degli appunti degli alunni, per verificare il programma effettivamente svolto. Allora si che se ne vedrebbero delle belle. Piena solidarietà dunque a quei colleghi che rischiano il posto di lavoro, che purtroppo non sono pochi. Se qualcuno vuole farsi avanti e spiegare meglio quello che sta succedendo sarò ben contento di dargli spazio.
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Sabato 25 aprile gli Idr provenienti da tutta Italia incontreranno il S. Padre Benedetto XVI nell’Aula Paolo VI. L’incontro si svolgerà dalle h. 8,30 alle h. 13,00 circa. Il viaggio almeno per la toscana, sarà fatto in pullman, a spese della C.E.I., per le altre regioni non ho notizie. Il pranzo è libero ed è possibile portare all’udienza anche un coniuge.
Poichè gli inviti sono limitati vi consiglio di affrettarvi a prenotare un posto presso l’Ufficio Scuola della propria diocesi. Io personalmente non credo di poterci essere, se però qualcuno farà delle foto e vuole scrivere qualcosa sull’incontro, lo posso pubblicare volentieri al vostro ritorno.
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Mi è capitato di sentir parlare in Aramaico quando sono stato a Maaloula in Siria, uno dei pochi villaggi al mondo dove ancora viene parlato l’antico aramaico, la lingua di Gesù. Ieri grazie a Maestro Pedro ho trovato il testo e il file audio del Padre Nostro come presumibilmente lo aveva insegnato Gesù ai suoi discepoli.
ABUNA DI BISHEMAYA
Padre Nostro che sei nei cieli
ITQADDASH SHEMAK,
sia santificato il tuo nome
TETE MALKUTAK
venga il tuo Regno,
TIT’ABED RE’UTAK
sia fatta la tua volontà
KEDI BI SHEMAYA KAN BA AR’A
come in cielo così in terra.
LAJMANA HAB LANA SEKOM YOM BEYOMA
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
U SHEBOK LANA JOBEINA
rimetti a noi i nostri debiti
KEDI AF ANAJNA SHEBAKNA LEJEIBINA
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
WEAL TA’ALNA LENISION,
non ci indurre in tentazione
ELA PESHINA MIN BISHA.
ma liberaci dal male.
Il file audio lo potete ascoltare qui sotto oppure scaricare a questo indirizzo.
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