Imparare l’ebraico divertendosi

lingua-ebraicaE’ sicuramente ad un livello per principianti ma è un simpatico sito dove trovare del materiale animato per lo studio dell’ebraico.

Canzoncine, fumetti, flashcards, video illustrativi, file audio, tabelle ed esercizi. Oltre all’ebraico biblico ci sono riferimenti e confronti anche con il paleo-ebraico e con altre lingue semitiche. Vi ricordo che per quanto riguarda l’ebraico potete vedere anche questi post che ho realizzato in passato.

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Immagini religiose ad alta definizione su Google Earth

crocifissioneNon ci crederete ma su Google Earth adesso si trovano anche immagini ad alta risoluzione da esplorare e ingrandire proprio come le mappe terrestri. Dopo gli edifici in 3D, Google Earth ha inserito di recente la funzione per zoomare su immagini ad altissima qualità, la qual cosa rende il programma di casa Google ancora più versatile e interessante. Se ricordate, di immagini ad alta definizione ne abbiamo parlato tempo fa con la foto dell’Ultima Cena. Queste che ripropone Google sono relative al Museo del Prado a Madrid e riguardano alcuni dipinti presenti nel museo tra i quali:

* La Crocifissione di Juan de Flandes

* Il sogno di Giacobbe di Josè de Ribera

* L’Annunciazione del Beato Angelico

* L’Immacolata Concezione del Tiepolo

* La Deposizione dalla Croce di Roger van der Weyden

particolare-crocifissione

Le immagini sono state scattate con una definizione di 14000 megapixel per cui è possibile vedere i particolari delle pennellate dell’artista e le crepe sul dipinto. Davvero impressionanti. Un ottimo strumento per gli insegnanti di religione ma anche per gli insegnanti di educazione artistica o di storia dell’arte. Per poter vedere i dipinti basta scaricare Google Earth, abilitare la funzione 3D nella colonna di sinistra del programma, zoomare su Madrid e cliccare sul quadretto bianco con la scritta “Museo Nacional del Prado”. Buona visione!

Via: Aula de Reli



Rajshri.com ovvero la Youtube indiana

tv-hinduAnche in India hanno creato la loro Youtube locale, si tratta di Rajshri.com un servizio di video hosting abbastanza simile al popolare Youtube, che però contiene video prettamente indiani.

I filmati inseriti oltre ai classici spezzoni di film bollywodiani, contengono brani del Mahabharata, lezioni di Yoga e una intera sezione dedicata ai bambini con cartoni che riguardano anche la religione induista (jataka, mitologia, ramayana, ecc…). Al momento non penso che gli utenti possano caricare video, ma possono votare quelli già inseriti. Un servizio quindi per adesso piuttosto limitato.

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I Religiosi e il web 2.0

carmelitane-youtubeIn questi giorni la stampa riporta alcune notizie che riguardano i religiosi e i nuovi media. La prima a proposito delle Carmelitane scalze di San José di Écija a Siviglia, che mostrano tramite Youtube il loro modo di vivere fatto di lavoro, preghiera, intimità con Dio. Non è la prima volta che la vocazione religiosa si mostra al popolo della rete come in realtà dovrebbe essere, una gioiosa e gratuita sequela di Cristo. Il video in questione è semplice, ma nella sua semplicità arriva diretto all’obiettivo. Le suore che lo hanno realizzato hanno voluto mostrare che la loro vita è intrisa di quel Totus Tuus che riempie il cuore e la mente in ogni momento della giornata. Ma anche Facebook è sempre più frequentato da sacerdoti, religiosi e religiose, il cardinal Sepe in primis, che adesso fanno parte di un gruppo dedicato solo ai religiosi e ministri di culto cristiani e non solo cattolici. L’idea è di Padre Antonio Spadaro, giovane gesuita di cui abbiamo già parlato per i suoi lavori a proposito della Chiesa e del web 2.0. Il gruppo è stato chiamato Ambiente Divino, e questa la sua presentazione:

“Ogni spiritualità cristiana non è solamente un modo di pregare, ma un modo di vivere. E questo significa anche un modo di leggere libri, vedere film, ascoltare musica, dipingere, scolpire, suonare… Questo gruppo si propone di collegare in maniera “soft” cristiani che siano religiosi, sacerdoti o ministri di culto, i quali vivono una peculiare via spirituale e sentono che questa ispira anche la loro produzione o fruizione artistica e culturale. Il titolo del gruppo si ispira a un volume del paleontologo p. Pierre Teilhard de Chardin”

Auguri a don Antonio per questa sua nuova impresa…. Qui sotto il video delle Suore Carmelitane.

Via: Moral Y Luces

Forse Dio esiste!! Adesso puoi vivere meglio….

bus-ateiAlcuni hanno esultato perchè anche in Italia finalmente si combatte per la laicità e per l’ateismo. A dire il vero la pubblicità apparsa sui “bus atei” di Genova firmata da Uaar, definita da Mons. Ravasi una “carnevalata di un ateismo non pensante”, è solo una copia di quanto fatto a Londra e a Barcellona ma ulteriormente peggiorata, come è nello stile italiano, perchè viene tolto anche il dubbio, che almeno nelle versione spagnola e londinese era presente: “Probabilmente Dio non esiste. Smettila di preoccuparti e goditi la vita”.

Quella italiana “La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona e che non ne hai bisogno” mostra tutta l’arroganza di chi si sente così sicuro da sapere contro ogni ragionevolezza che Dio non esiste, come se ne avesse le prove. Da una parte dunque si invoca la ragione e il razionalismo ateo, per cadere poi in un dogmatismo nichilista da quattro soldi, peggiore di tanti fanatismi religiosi. Che dire?! Quando sento queste notizie mi viene a mente quella barzelletta che racconta di un telegramma arrivato al funerale del filosofo Nietzsche, assertore della morte di Dio, che recitava “E invece è morto Nietzsche. Firmato: Dio!”.

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Il “Villaggio del mondo” digitale

villaggio-globaleVi ricordate che qualche mese fa avevo parlato di una attività da fare in classe per l’educazione alle mondialità. Si trattava di rapportare i dati unicef sulla fame nel mondo o più in generale il totale della popolazione mondiale, ai 100 abitanti di un ipotetico villaggio per mostrare come le diseguaglianze nel nostro mondo siano tante e profonde. Proprio ieri ho trovato una applicazione online che praticamente ripropone lo stesso schema, solo questa volta in formato digitale.

Se andate sul sito Binsworld, potete vedere ad esempio quanti dei 100 abitanti del villaggio aderiscono ad una determinata religione, oppure quanti hanno cibo a sufficenza e quanti no. Il villaggio è diviso in vari settori, quello centrale più generico con la popolazione mondiale, la religione, i malati di aids, la lingua e i bambini soldato. Poi ci sono i settori del cibo, degli stili di vita, dell’economia e della guerra rappresentati in modo più dettagliato.

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