Come avevo previsto, parlando della Sepemania, il Cardinale di Napoli è entrato da pochi giorni su facebook e già sta avendo un grandissimo successo. Mancano ancora pochi amici e raggiungerà quota 5000 contatti (il massimo previsto da facebook). Ieri alle 15,27 ha mandato il primo messaggio a tutti i suoi amici, che volentieri riporto qui sotto, perchè con molta semplicità e chiarezza comincia un dialogo con tutti, credenti e non, attraverso un mezzo che per la Chiesa è una novità quasi assoluta, il Social Network. Sono convinto che ne vedremo delle belle….
Cari Amici,
una nuova, simpatica avventura ci coinvolge tutti e, direi già da adesso, DIRETTAMENTE!
Mi avete scritto: “Cardinale ma sei proprio tu?”. Si sono io. Non vi nascondo che un mio collaboratore mi aiuta ad entrare nel “vostro” mondo (non sono praticissimo ancora!), ma i vostri messaggi, le vostre discussioni, i vostri commenti li leggo io e rispondo personalmente: altrimenti che senso avrebbe? E comunque “à password a teng je!”.
La rete è un importante strumento, un validissimo mezzo per stringere amicizia, per scambiarsi idee, soprattutto per diffondere, con la Parola di Dio, la Speranza di cui ho scritto nel mio libro e che tanti di voi hanno commentato.
Ho letto uno per uno i vostri messaggi, le vostre attestazioni di stima che mi danno una grande energia.
E’ bellissimo anche soffermarmi sui diversi modi con cui vi rivolgete a me! A tal proposito rispondo a chi dice “Ma come la dobbiamo chiamare?”..Non è importante il modo, amici cari; l’importante è che continuiate a chiamarmi, a parlare con me, a inviarmi i vostri dubbi, le vostre perplessità, i vostri consigli e suggerimenti.
L’idea di iscrivermi a Facebook è nata una sera dopo che un mio amico mi spiegò di cosa si trattava..
Pensai subito : “questo è un modo per arrivare a tutti”, insomma mi veniva offerta la possibilità di parlare a tutti e di conoscere tante nuove persone. Soprattutto di stare accanto a chi è in difficoltà, a chi vive nella sofferenza, a chi affronta la malattia, il disagio, la povertà.
Ho letto alcuni messaggi che mi hanno toccato il cuore..mi hanno commosso. Mi sento vicino a voi, alle vostre ansie..Sentitemi vicino, prego per voi, per le vostre richieste di intercessione al Padre Nostro.
La potenza della tecnologia e, in particolare, di Internet è proprio questa: abbattere le barriere, anche ideologiche! Molti di voi mi hanno chiesto amicizia pur non essendo credenti: non c’è cosa più bella che confrontarsi anche sui grandi temi di fede, così come sulle difficoltà quotidiane che affliggono ognuno di voi o, meglio ancora, condividere la gioia di una notizia, di un evento: insomma questa Voi non la chiamate amicizia? Tanti si sono stupiti: “Ma come un Cardinale su Facebook?”, e ch’ ce stà e male? La Chiesa si apre alle nuove tecnologie perché diventano mezzo per l’Apostolato e la Diocesi di Napoli ,pensate, si sta dotando di un sito per ogni Parrocchia, di un indirizzo mail per tutti i sacerdoti. Internet non è da considerare solo negativamente, ma può essere un ulteriore mezzo per diffondere la parola di Dio e la Speranza
Quasi tutti mi avete ringraziato di aver accettato la richiesta di amicizia: sono io a ringraziare Voi, cari amici miei . Vi ringrazio uno per uno: chi mi ha chiamato Pastore, chi mi ha elogiato, chi mi ha spronato a continuare l’opera iniziata per la Chiesa di Napoli, addirittura chi mi ha definito “giovanotto” visto che, come diceva il Grande Papa Giovanni Paolo II, “la gioventù è contagiosa”. Ringrazio anche chi mi ha sottoposto grandi quesiti sulla vita.
Ho bisogno di tutti Voi! Della vostra amicizia e, attraverso Facebook, sono certo che me ne darete tanta, anche solo pensando a chi si rivolge a me con il suo dialetto. Ne ho letti tanti e mi hanno riempito il cuore di gioia. Grazie perché mi scrivete che “Siete tutti con me”. Aiutatemi a far si che soprattutto i giovani non si rassegnino MAI! Perché, come ho scritto, : “nessuno sia più in grado di Rubare la Speranza.”
Ogni qualvolta che avrò un momento libero mi “affaccerò alla rete” per leggere i vostri post (mi hanno detto che “ se dice accussì”!). Con affetto paterno e fraterno benedico tutti voi, soprattutto chi si è affidato alle mie preghiere per la sofferenza personale o di una persona amata.
E ricordate, “anche nei momenti di solitudine non siete mai soli” : ‘a Madonn v’accumpagn!
Crescenzio Sepe, Vescovo a Napoli
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