Come sappiamo in questi giorni si sta svolgendo a Roma il Sinodo dei Vescovi dedicato alla Parola di Dio. Si sono susseguite tante notizie sui media cattolici e non, ma una delle relazioni di cui si sta parlando in rete è quella di lunedi 6 ottobre letta dal Cardinale Marc Ouellet, Arcivescovo del Québec. In un passo della sua relazione Mons. Ouellet afferma:
“In un mondo in via di globalizzazione, con i nuovi mezzi di comunicazione, il campo della missione è aperto a nuove iniziative d’evangelizzazione in uno spirito di autentica inculturazione. Siamo nell’era di Internet e le possibilità di accedere alla Sacra Scrittura si sono moltiplicate. Il Sinodo deve ascoltare, discernere ed incoraggiare i progetti di trasmissione e di trasposizione delle Sacre Scritture in tutti questi nuovi linguaggi che aspettano di servire la Parola di Dio”.
Affermazione di non poco conto se si tiene presente che già nei giorni scorsi Mons. Celli in una conferenza stampa aveva affermato che la Chiesa è pronta ad usare Internet per una nuova evangelizzazione. Al tempo stesso i Presidenti degli Episcopati europei si sono interrogati recentemente sul rapporto tra Chiesa e Media:
“E’ nel rafforzamento della rete delle Conferenze episcopali, nella condivisione delle loro risorse, e nella formazione di laici, maturi nella fede, che i Vescovi europei hanno deciso di affrontare con rinnovato interesse il legame tra Chiesa e Media”, spiega il comunicato stampa, sottolineando la necessità di “un impegno maggiore verso i new media, ed in particolare verso Internet e la tv digitale”.
Sembra dunque che i nuovi media siano al centro di un nuovo interesse da parte dei Vescovi di tutto il mondo come dimostrano anche le numerose segnalazioni che ho fatto su questo blog in questi due anni. Aspettiamo tutti con interesse il prossimo convegno di Marzo con i responsabili delle comunicazioni sociali provenienti da tutto il mondo. Forse in questa riunione più tecnica avremo un quadro più chiaro di cosa ci preserva il nostro futuro di cattolici 2.0….
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