La notizia pubblicata da Spiritual Seeds sulla nascita del network Music On Video mi ha dato l’occasione di scrivere questo post che avevo in mente da un po’ di tempo. Il fenomeno della Musica Cristiana o Christian Rock, per certi versi poco diffuso nel nostro paese ha invece avuto larga diffusione negli Stati Uniti e anche grazie alla visibilità della rete, soprattutto di MySpace, conta ormai decine e decine di gruppi che si ispirano alla religione cristiana nella stesure dei loro testi. Anche se sono abbastanza allergico a queste forme di cristianesimo identitario devo comunque cercare di capire questo fenomeno e quindi mi sono un po’ documentato.
L’origine della musica cristiana parte dalle chiese protestanti americane e in un secondo momento, dopo il Concilio Vaticano II, è stato accolto anche dal mondo cattolico. In America è talmente diffuso e radicato che la casa discografica BMI ha creato i Christian Music Awards. In Italia uno dei suoi maggiori esponenti è Roberto Bignoli, vicino al movimento del “Rinnovamento nello Spirito”, di cui potete leggere un’interessante intervista a questo indirizzo. L’idea di base è quella di far conoscere il Cristianesimo e i suoi valori semplicemente cantando ed esprimendo con questo, la gioia della propria appartenenza religiosa. In un mondo dove la musica veicola spesso valori negativi e anti-cristiani ecco spuntare questa nuova forma se vogliamo di evangelizzazione. Papa Giovanni Paolo II ha creduto molto nella musica e ricordiamo ancora i numerosi concerti con i giovani a cui invitava i cantanti più famosi.
E’ vero dunque che la fede parla molte lingue, l’unica mia preoccupazione però è che il fenomeno della musica cristiana possa essere solo una bella copia di qualcosa che il mondo già conosce, rivestita di buone parole ma senza un vero cammino di fede e di conversione alle spalle. Rimane sempre e comunque affidato alle scelte del singolo individuo e non al movimento in sè, testimoniare in modo autentico e non integrista, l’amore di Dio attraverso i mezzi di comunicazione come appunto la musica. E voi cosa ne pensate?
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In realtà si tratta del sito di una agenzia di viaggi, la NET, con una lunga esperienza alle spalle, più di 40 anni, nel guidare i pellegrini, studenti e archeologi, alla scoperta della Terra Santa. Il sito è molto ben costruito e contiene validi suggerimenti per progettare itinerari nei luoghi della fede ebraico-cristiana in oriente ma anche in Italia. Alcune sezioni sono ancora in fase di costruzione. Chi dovesse recarsi in vacanza o in pellegrinaggio in queste località ha l’opportunità di conoscere la storia, gli eventi, il clima e vedere anche alcune immagini dei luoghi citati nella guida. 
