Giochi e attività sulla Quaresima

quaresima.pngSu AmigosNet ho trovato alcuni giochi e attività per la Quaresima. Sono in lingua spagnola ma facilmente personalizzabili. Mi è piaciuto in modo particolare un gioco “Accompagna Gesù” che ricorda il gioco dell’oca ma in questo caso l’obiettivo è fare un percorso con Gesù verso la Pasqua. Sempre in tema di Quaresima volevo segnalare alcune riflessioni e risorse sopra il Digiuno.

Via: Clase De Religiòn

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GodsBot: tu chiedi e Dio risponde

dio.pngQualche mese fa girava per i vari blog la notizia di una chat con Dio, iGod. Ebbene adesso non è solo possibile leggere le risposte di Dio ma anche ascoltarle. Sto parlando di un Godsbot (di un robot) che in base alle nostre domande prova a formulare una risposta di senso compiuto e possibilmente “illuminata”, la risposta oltre che scritta però è possibile sentirla direttamente da una voce umana (o quasi). E’ uno dei tanti tentativi di impiego dell’intelligenza artificiale di cui si fa un gran parlare in questo periodo come il futuro di internet. Insomma una sorta di gioco, putroppo solo in lingua inglese davanti al quale far divertire i bambini.

Via: Eso Garden

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I Lego e la Religione

cupolaroccia.jpgOrmai con i lego si costruisce di tutto. Qualche mese fa avevo trovato un sito molto curioso, The Brick Testament, dove sono disponibili tantissime scene della Bibbia costruite con i Lego. Non tutte però sono adatte ai bambini, occorre fare una selezione. Ultimamente ho scoperto anche la Moschea di Omar (o Cupola della Roccia) di cui si possono scaricare le immagini a questo indirizzo. Sempre sullo stesso sito con una ricerca per parole chiave si possono trovare altre simpatiche immagini legate alla religione sempre costruite con i famosi mattoncini.

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Riflessioni sull’ora di religione

Il collega Stefano Armellin mi ha inviato in questi giorni una sua riflessione sull’Insegnamento della Religione per la quale spera si apra un dibattito. Sicuramente l’irc è divenuto un tema caldo di questi tempi e uno scambio di idee in proposito non può fare che bene. Ve la riporto qui sotto.

La scelta educativa è una scelta missionaria qualunque sia la materia del docente.Se è autentico svolge una missione pedagogica per il bene sia della comunità locale sia di quella mondiale. Premessa di autenticità per l’insegnante di religione (IdR) è la vocazione. Perciò fanno bene quelle Diocesi che non si accontentano del titolo e della testimonianza di vita cristiana, ma chiedono al candidato alla docenza di superare un esame di abilitazione. Questo è un segno di attenzione alla persona dello studente, al quale si deve garantire un docente consapevole, e non, come purtroppo ancora capita, un docente raccomandato.
L’arte di educare le persone umane di tutte le età della vita, ha la sua radice nell’Amore di Dio e del prossimo. Dopo, vengono le metodologie.
E’ un insegnamento debole quello dell’IdR che non tenga conto della presenza attiva di Dio nella storia. Altresì è forte, se si rivolge alla comunità scolastica come testimone della fede, fede che è la manifestazione visibile della Verità, il volto autentico di Gesù Cristo.
L’IdR saggio non disgiunge la teologia pastorale dal sapere teologico, proprio per non indebolire il senso della sua missione e la bontà del suo atto di fede.
Nel rispetto dei programmi scolastici, l’arte di educare, richiede la capacità di cogliere bene l’attenzione della classe. L’attenzione è psicologicamente la terra fertile nella quale seminare la Parola. Non dobbiamo cedere su questo punto, dando credito alla obsoleta obiezione, di chi sostiene che l’IdR non deve fare catechesi. Siamo d’accordo, la professionalità docente dell’IdR non si circoscrive al Catechismo della Chiesa Cattolica, ma non per questo si deve dimenticare la Parola, origine e compimento di tutta la materia. Tanto più, che le nuove generazioni crescono anche in contesti marginali, e lontani, da testimonianze di fede autenticamente pensata e vissuta.
La fede è il vero collante di tutti gli aspetti formativi dell’azione educativa interdisciplinare. La proposta degli IRC (insegnanti di religione cattolica) è bella, è buona, è giusta. Fatta per unire e non per dividere i saperi delle altre materie. Questa disciplina ha tutte le caratteristiche di quell’ indispensabile punto d’equilibrio fra teoria e prassi. Ovvero: come mettiamo in pratica le conoscenze acquisite ? con che stile, con quale condotta, con che dignità e responsabilità umana verso l’altro ? Qui, la domanda di senso è radicale : sto utilizzando bene il mio tempo ? Ecco, se c’è un’ora che ha il potere didattico di definire il tempo e la sua importanza per la vita di relazione, nella prospettiva del bene comune, questa è l’ora di religione cattolica. Che diventa così strumento non solo complementare, ma necessario, per un’educazione contemporanea sempre più cosmopolita.
In conclusione, il compito non facile dei direttori diocesani e regionali IRC, è quello di discriminare il gruppo docente più adatto per la scuola. Coloro che sono più consapevoli del senso della missione cristiana, nell’arte di educare alla religione cattolica, in spirito di fede, carità e speranza. Con queste caratteristiche anche nella scuola Statale, soprattutto in quella Statale, continuerà ad essere incentivato e favorito, l’incontro e l’amicizia con Dio nostro Padre. E finalmente, anche l’insegnante di religione cattolica, potrà dire con l’Apostolo : “Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me” (Gal 2,20).
Stefano Armellin

La “Strega di Portobello” di Paulo Coelho, si può leggere online

La “Strega di Portobello” di Paulo Coelho, come riporta Bol.it, è la storia di una donna misteriosa di nome Athena, raccontata attraverso le voci di molte persone che la conoscevano bene, o che l’avevano soltanto incontrata. Su questo libro uscito nel 2007 è stato indetto anche un concorso per la realizzazione di un cortometraggio direttamente dall’autore. Il video della presentazione è disponibile su Youtube. Per chi non ha problemi con l’inglese il libro è disponibile da Harper Collins, in lingua inglese basta cliccare nell’immagine qui sotto.


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