I Link di Religione 2.0 – 15.12.2007

Pellegrinaggio virtuale alla Mecca su Second Life

lamecca.pngSL I-Reports, il blog della Cnn dedicato agli avvenimenti e alle novità di Second Life, ha pubblicato in questi giorni la notizia che sono stati ricostruiti nel famoso mondo virtuale alcune ambientazioni ed edifici legati all’Hajj, il pellegrinaggio dei mussulmani alla città santa della Mecca. In effetti è possibile almeno virtualmente visitare quei luoghi che invece realmente sono vietati a tutti i non mussulmani. Tutto questo porterà ad un risentimento del mondo mussulmano nei confronti dei loro creatori? C’è solo da aspettare e vedere come verrà accolta la notizia. Intanto a partire da questo indirizzo, è possibile visitare non solo la Moschea e la Ka’ba – Pietra Nera, ma anche i dintorni del Santuario con il famoso obelisco della Mina, che rappresenta il male, dove durante il pellegrinaggio ogni buon mussulmano deve recarsi per scagliarvi contro pietre e sassi.

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Via Crucis-Lucis una raccolta di dipinti in esclusiva per Religione 2.0

croce.JPG Un pò di giorni fa sono stato contattato da un collega di religione, Stefano Armellin che mi ha segnalato la sua “Via Crucis Tehorema Lucis”, una serie di 28 quadri dedicati alla Via Crucis realizzati dallo stesso Armellin e presentati al pubblico nel giugno 2007 ad Albenga (Savona). Devo dire che i quadri sono molto particolari e proprio per valorizzarli al meglio ho pensato di realizzare una galleria interattiva, una sorta di esposizione permanente a questo indirizzo.

Una delle cose che più mi ha colpito dei quadri è stata la presenza lungo i bordi delle tavole, che sono ventotto, di numerosi fori nei quali vengono introdotti, durante la mostra, 244 chiodi (che sono gli Stati del mondo) più 12 altri chiodi (gli Apostoli). Rispetto all’opera originale, Armellin ha introdotto alcune modifiche come spiega qui. Anche se non in tema con il Natale ho ritenuto importante segnalarla adesso perchè, come mi diceva Armellin, si vorrebbe dare ampio risalto a questa opera per poi presentarla a Benedetto XVI in occasione della suo visita a Pompei, dove attualmente Armellin risiede, il 20 gennaio del 2008 (data provvisoria). L’opera è corredata anche di una scheda illustrativa ed è possibile scaricare le immagini qui. L’autore è interessato a ricevere comunicazioni sul gradimento didattico e spirituale della sua composizione. Per esempio si potrebbe chiedere agli alunni di esprimere la loro opinione e di provare a dare una loro interpretazione di ciascun quadro. Tutti coloro poi che sono interessati a promuovere questa opera a livello locale con una mostra, a scuola o in parrocchia, oppure ad avere del materiale cartaceo, possono contattare direttamente Armellin a partire dal suo Blog.

Le foto sono state realizzate in occasione della mostra di Albenga, da Carlo Sarno fondatore e direttore di www.artcurel.it.

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Usare le Visualizzazioni 2.0 nella didattica della religione e non solo

Le visualizzazioni sono strumenti innovativi necessari per rappresentare graficamente dati, idee, situazioni, mappe ecc… Con l’avvento del Web 2.0 anche le visualizzazioni sono diventate più elastiche, interattive e versatili. Ci sono molti modi diversi di rappresentare un dato. Basta andare su Information Aesthetics per capire di cosa sto parlando. Anche per quanto riguarda la religione e la didattica in generale credo che le visualizzazioni abbiano molto da dire.

Avevo già parlato di Many Eyes in altri post precedenti (basta inserire “Many Eyes” nel form di ricerca sul blog, qui a lato) ma la novità di oggi è che Many Eyes ha creato la possibilità di inserire le sue visualizzazioni direttamente nel proprio sito, come vedete qui sotto. Attualmente Many Eyes offre 16 metodi di visualizzazione diversa dei dati, dai Tag, alle Bolle, alle Mappe ad albero ecc… Così ho creato una nuova sezione dedicata proprio a queste visualizzazioni che avevo già realizzato precedentemente con Many Eyes. E’ chiaro che la possibilità di embeddare una grafico direttamente in un sito o blog lo rende molto più efficare per esempio se si deve costruire un webinario o un webquest. Ritornerò comunque sull’argomento per vedere come le visualizzazioni possano essere create e sfruttate anche senza l’ausilio di un computer.

L’esempio qui sotto riguarda tutte le ricorrenze della Bibbia sottoforma di Tag. Più grande è la parola, più volte ricorre in un testo. E’ chiaro che per lavorarci bene andrebbe vista a dimensione maggiore ma il mio blog al momento non mi consente di inserire applicazioni molto grandi. Per chi volesse vederle in formato originale può collegarsi direttamente al sito di Many Eyes (vi informo anche che per vedere l’applicazione c’è bisogno di avere il Plugin Java installato sul proprio computer).

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Due interessanti articoli sul quotidiano “La Stampa”

lastampa.gifVi riporto qui sotto il link a due interessanti articoli apparsi su “La Stampa” in questi giorni:
1) “Insegnare ateismo ai bimbi? La Bussola d’oro, un film discusso”, firmato da Marco Tosatti che riporta una riflessione dello scrittore Carlo Climati sui giovani e l’ateismo
2) “Sotto l’albero la Bibbia per bambini” notizia dagli Stati Uniti secondo la quale nel periodo di Natale i libri più venduti sono quelli legati alla Bibbia per i bambini, libri di favole e storie che però non perdono mai di vista i fondamenti teologici della fede cristiana.

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Adesso non si può più neanche disegnare Gesù Bambino a Natale

gesu.jpgAnche io sono rimasto senza parole leggendo l’accorata lettera di un genitore a Il Giornale

Caro Direttore,
sono un Vostro lettore «da sempre» ed invio la presente per segnalarvi quello che a mio avviso, è un fatto molto grave avvenuto in questi giorni nella scuola elementare Villani di Firenze, ove mio figlio Alessandro di anni 9 frequenta la classe IV C.
La maestra di disegno ha nei giorni scorsi invitato gli alunni a fare un disegno che rappresentasse il Natale e mio figlio si stava quindi accingendo a rappresentare la «Natività di Cristo» quando è intervenuta detta maestra «vietando» al bambino di disegnare «Gesù bambino».
Mio figlio è rimasto molto amareggiato da questa vicenda, anche perché non è riuscito a comprendere la ragione di tale assurdo divieto ed ha riferito il proprio turbamento a noi genitori.
Pensando l’incidente si fosse verificato per un equivoco, mia moglie si è quindi recata personalmente a parlare con la maestra di disegno ma questa, appresa la ragione del colloquio, si è «inalberata» affermando che sarebbe «una scemenza» (testuali parole) voler rappresentare la nascita di Gesù Cristo ed associarla al Natale (ma a cos’altro andrebbe associato il Natale? Al solstizio di inverno?), poiché in tal modo si rischierebbe di offendere il sentimento religioso di chi non è cristiano.
In ogni caso, a detta della maestra di disegno medesima, le insegnanti sarebbero obbligate ad impedire qualsivoglia rappresentazione religiosa, anche nei disegni e addirittura gli insegnanti di «Religione» non potrebbero parlare di Gesù Cristo agli alunni. Richiesta di indicare quale mai fosse la norma cui faceva riferimento, la maestra medesima ha girato le spalle e se ne è andata senza neppure salutare.
Il giorno dopo, anche l’insegnante di Italiano è intervenuta in classe sull’argomento, dicendo agli alunni che «le maestre sono stufe delle “scemenze” delle loro mamme».
Non ho parole per commentare l’accaduto. Non condivido che nelle nostre scuole il Natale non sia più rappresentato come quando ero bambino io (quarant’anni fa) con recite e canti dedicati alla nascita di Gesù, ma ritengo che costituisca un vero atto di violenza morale impedire ad un bambino di 9 anni di rappresentare in un disegno la Natività, specie in un disegno che la maestra stessa ha detto doveva essere dedicato al Natale e portato a casa dalle rispettive famiglie.

Walter Vecchi

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