“Sabato, all`alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l`altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l`angelo disse alle donne: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. E` risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E` risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l`ho detto”. (Dal Vangelo di Matteo versione CEI 1974)
Sindone 2.0
Una scelta, quella della Commissione Diocesana per la Sindone che ancora una volta non rispetta coloro che non hanno un device apple e che vorrebbero poter ammirare la Sindone, anche dalla fine del mondo, con il proprio computer e possibilmente gratis. Ci vorrebbe una buona parola di Papa Francesco.
Le funzionalità della nuova app sono interessanti:
– Consultazione dell’immagine della Sindone in alta definizione
– Esplorazione libera del Telo in modalità touch screen
– Visualizzazione del positivo e del negativo fotografico dell’immagine
– Quattro percorsi di lettura guidata dei dettagli e degli aspetti più importanti riguardanti la Sindone
– Approfondimenti sulle analisi scientifiche e la storia della Sindone
– Filtri fotografici per migliorare la leggibilità dell’immagine
– Disponibilità nelle lingue Italiano, Inglese, Spagnolo, Portoghese
Il team che l’ha realizzata avverte che per ragioni di sicurezza in alcuni punti dell’immagine in alta definizione è stata applicata una filigrana visibile semitrasparente. Che cosa voglia dire non è ben chiaro. Cercherò di approfondire e vi terrò informati.
Il primo Tweet di Papa Francesco
Cari amici vi ringrazio di cuore e vi chiedo di continuare a pregare per me. Papa Francesco
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 17 marzo 2013
La nuvola di Tag della prima omelia di Papa Francesco
Vai Francesco e ripara la mia Chiesa
Appena ho sentito il nome del nuovo Papa, Francesco, vi confesso la mia emozione e la mia gioia per un Papa che ha avuto il coraggio di prendere un nome così impegnativo come quello di Francesco, che fino ad ora nessun Papa aveva mai preso, nonostante l’importanza del poverello di Assisi per la storia della Chiesa. Subito ho pensato al sogno di Innocenzo III, Francesco che ripara la Chiesa di Roma, ed oggi la Chiesa ha proprio bisogno di un riparatore: ecco che lo Spirito ha soffiato di nuovo. Nessun dubbio che il Papa volesse ispirarsi proprio a Francesco d’Assisi, il Cardinal Dolan lo ha detto espressamente in una intervista. Ma già la scelta di non mettere la mantella e la stola rossa, che invece tutti i papi precedenti avevano indossato, la dice lunga sul carattere del Cardinal Bergoglio che aveva fatto della semplicità e della sobrietà il suo stile di vita. Auguri al Santo Padre di un buon e proficuo lavoro…