Creare video in pochi secondi con “Google Search Stories”

Se volete creare un video al volo, in pochissimo tempo e in modo veramente semplice, potete usare Google Search Stories Video Creator, una funzionalità legata a Youtube che tramite l’inserimento di semplici parole chiave vi permette di realizzare piccole storie animate.

I passaggi sono 3:
1) Inserire nei moduli alcune parole che riguardano l’argomento della nostra storia
2) Aggiungere una musica tra quelle proposte
3) Caricare il video su Youtube
Il tutto in meno di 5 minuti. Nei moduli oltre a inserire la parola chiave, dobbiamo anche scegliere se si tratta di: una ricerca web, un’immagine, una mappa, una news, un blog, un prodotto, un libro.
In questo modo nel filmato vedremo simulare una ricerca con il relativo risultato. Se guardate il video che ho realizzato qui sotto, potete capire le potenzialità di questa semplice applicazione.



Gli insegnanti di Religione Cattolica e i Nuovi Media

Nella rivoluzione digitale che ha investito la Scuola e la Chiesa negli ultimi due anni, non potevano certo mancare gli insegnanti di religione cattolica che da sempre hanno fatto dell’aggiornamento e dell’attenzione al mondo dei giovani il loro punto di forza. Avere un insegnante di religione che usa le nuove tecnologie in classe è un’esperienza che molti dei nostri alunni hanno fatto o stanno facendo, molto più che con altre materie scolastiche. In questi tre anni di attività, con il mio blog ne ho incontrati tanti, che hanno cominciato un percorso immersivo nel mondo dei nuovi media, non senza difficoltà, che hanno trovato la forza si rimettersi in discussione e hanno ritrovato proprio in questo la spinta, l’orgoglio per andare avanti, nonostante le difficoltà che una materia opzionale come la nostra comporta. Monica, Carmela, Lavia, Loris, che hanno aperto un loro blog dedicato agli alunni, un blog educativo, ma anche tanti altri che fanno informazione, e altri ancora che animano i social network con una presenza costante e affidabile. Gli insegnanti di Religione hanno anche un loro piccolo social network dove scambiarsi materiali, idee e suggerimenti: un modo per ritrovarsi e condividere alla fine della giornata le gioie e i problemi, con persone che vivono la stessa esperienza tutti i giorni e con le quali possono capirsi nel profondo.

A Gennaio si è svolto un incontro con tutti i referenti regionali per le nuove tecnologie presso l’Ufficio Nazionale per l’Irc della CEI: si è parlato di libro misto, cartaceo e digitale, in arrivo dal 2012. Anche gli insegnanti di religione saranno presto travolti da questo cambiamento sostanziale per la scuola italiana, legata simbioticamete al tradizionale libro si testo. Gli insegnanti di religione però ci sono, sono già pronti, sapranno come sempre è successo, raccogliere la sfida di questo nuovo cambiamento sociale e insieme scolastico.

Fonte: iEducAzione



Webpastore: sacerdoti digitali

Don Marco Sanavio sacerdote della diocesi di Padova, mi ha comunicato in questi giorni la sua nuova iniziativa digitale dal titolo “Webpastore”, un sito e un libro per aiutare i sacerdoti e non solo, a muoversi in modo evangelico nel grande mondo della comunicazione in rete. “Il webpastore”, dice don Marco, “è un cristiano profondamente interrogato dal mondo digitale che lo reclama innanzitutto come cittadino autentico e in seconda battuta come portatore della buona novella. E’ un interprete del linguaggio della fede interpellato da una sfida fondamentale nell’era moderna: portare Dio nel continente digitale. Fondamentale per la webpastorale è la dimensione dell’ascolto, per percepire innanzitutto un orizzonte semantico che non è più solamente quello logico-alfabetico”. Questa mattina a Padova, don Marco e padre Paolo Floretta, presenteranno il loro instant book dal titolo “Webpastore.it – 9,37 Spunti e appunti per la web pastorale (… anche per laici ;-)”.

L’occasione di realizzare questa piccola guida è nata sia dal messaggio di Benedetto XVI per la 44ª Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, ma anche dall’avvicinarsi del convegno “Testimoni Digitali”; la sfida dicono gli autori è quella di fare pastorale utilizzando il web: raccogliere ogni riflessione, ogni idea, ogni appunto e ogni “spunto”, in pagine di carta, in uno strumento che pur nell’era digitale, appartiene ancora all’era di Gutemberg. Complimenti a don Marco e a padre Floretta per le loro intuizioni e il loro lavoro.



Podcast: la chiesa e la scuola vanno in onda

Uno dei linguaggi emergenti nell’era crossmediale è indubbiamente l’uso del Podcast (Personal Option Digital Casting), come forma di comunicazione diretta, orizzontale e veloce. Il podcast, brevi trasmissioni audio di commento o lettura di brani, costituisce uno degli esempi più evidenti di quello che è stato chiamato in linguaggio 2.0, “User Generated Content” (contenuti generati dagli utenti). Se ne è cominciato a parlare con l’avvento dei primi iPod e con la possibilità di portare sempre con sè le trasmissioni o i file audio, da ascoltare in macchina, in autobus, in treno ecc… Uno dei primi podcast del mondo cattolico è stato quello ante-litteram del Card. Arinze, che già nel 2007 aveva realizzato il suo blog con la possibilità di ascoltare e scaricare le omelie della domenica. In questi ultimi tre anni i podcast cattolici sono cresciuti di numero e di qualità, tanto che oggi sul più popolare programma di iscrizione ai Podcast, iTunes, si trovano quelli di sacerdoti, di movimenti giovanili, e anche la Radio Vaticana ha il suo podcast. Basta scorrere questa lista per rendersi conto di quanto il podcast sia diventato uno strumento e un linguaggio familiare nelle nostre parrocchie, movimenti e associazioni ma anche per il singolo credente che vuol far sentire la propria voce. D’altra parte proprio per la sua economicità (a costo zero) e per la sua praticità, il podcast, può essere usato in parrocchia o in diocesi al posto o a integrazione della classica radio. Si possono mettere online notizie di eventi sia parrocchiali che diocesani, può sostituire almeno per quanto riguarda l’utenza giovanile, il vecchio giornalino di carta che veniva distribuito in chiesa la domenica mattina. I giovani possono portarsi nel loro lettore mp3 le omelie del Vescovo (come quelle fatte in passato dal Card. Tettamanzi per la Quaresima su Youtube), le letture della settimana (come avviene per il podcast sul sito della Diocesi di Milano e su quello delle Edizioni Paoline). I ragazzi e i gruppi giovanili possono rendersi loro stessi autori di podcast, leggendo e raccontando le loro esperienze formative, il loro punto di vista su quello che avviene nel mondo, ecc…

La scuola in questo senso non è da meno. Come strumento prevalentemente audio, viene usato per creare audiolibri letti dagli stessi ragazzi, per creare radio-giornali di classe e come un ottimo strumento per cimentarsi con le lingue. Il bello del podcast è che si tratta di uno strumento “democratico”, perchè avvicina l’insegnante agli alunni e gli alunni tra di loro; per realizzare un podcast ci deve essere un vero lavoro di equipè: chi prepara i dialoghi, chi legge, chi inserisce il podcast online e così via. I ragazzi entrano a far parte del processo di apprendimento guidati dal loro insegnante.

Il podcast costituisce dunque una nuova forma di comunicazione che trova nei giovani possibili autori-fruitori; è la storia che va avanti che cambia linguaggi e modalità di trasmissione di contenuti, possiamo però dire che la chiesa e la scuola gli stanno andando volentieri incontro.

Fonte: iEducAzione

I Link di Religione 2.0 – 11.04.2010

1) Internet, strumento indispensabile per la democrazia in Africa
2) On-line gli atti della Santa Sede
3) Suor Cristiana Dobner: quando internet entra in Convento
4) Stati Uniti: on line il nuovo sito dei Salesiani
5) Cei, Ora Religione e’ Occasione Dialogo Con Figli Immigrati
6) Religione: suore altoatesine pregano via internet
7) La lingua di Gesù, l’aramaico, è ancora viva
8) Clip Art sulla Religione
9) Guida: Google per insegnanti (in inglese)
10) La Bibbia per Xbox 360 (in inglese)

Inizia oggi l’ostensione della Sindone. Eventi digitali per l’occasione…

Questa mattina verrà aperta ufficialmente la Sacra Sindone e si darà così il via a tutte le celebrazioni previste per questo evento eccezionale. Dopo una anteprima alle ore 10.00 solo per le autorità, alle 11.00 del mattino ci sarà il passaggio davanti alla Sindone di 4000 volontari che collaborano all’evento, mentre alle 16.00 verrà celebrata una messa in Duomo dal cardinale arcivescovo di Torino Severino Poletto. L’ostensione di questo 2010 avviene però in un panorama mediatico che è cambiato anche grazie all’arrivo di internet. Già da qualche mese la Curia di Torino ha creato un nuovo portale dove accedere alle informazioni sulla Sindone e dove effettuare le prenotazioni per le visite. In questi giorni sono stati aperti anche un canale Youtube e una pagina di Facebook per seguire in rete tutte le manifestazioni, da qui al 23 maggio, quando la Sindone verrà nuovamente riposta nella sua teca.

Ma gli eventi digitali non finiscono qui: il Centro di Sindonologia Caravita ha infatti aperto proprio oggi, il suo nuovo sito che raccoglie informazioni, materiali, gli incontri, legati allo studio della Sindone. Il Centro di Sindonologia gestisce da anni anche una rivista “Il Telo” dedicata interamente allo studio della Sacra Sindone. A pochi giorni dall’uscita di una applicazione per iPhone tutta dedicata al telo sindonico, ne è uscita un’altra, “Sindone – Story of the Shroud”, questa volta gratuita, in italiano e ricca di informazioni da portare in giro con sè e quindi anche scuola o a catechismo. Si può scaricare a questo indirizzo di iTunes. Mi sarebbe piaciuto però poter ammirare la Sindone digitalizzata, come ho più volte detto e scritto, e penso sarebbe stata una bella testimonianza anche per tutti i cattolici sparsi nel mondo. Purtroppo però nel sito ufficiale non sono state rese disponibili le immagini ad altissima definizione scattate l’anno scorso da una società specializzata. In questo il Comitato per l’Ostensione della Sacra Sindone che ha commissionato le riprese, ha sicuramente mancato, ne sono più che convinto.

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